Il Santuario di Fiorano
Nel 1630, in adempimento ad un voto espresso dai fioranesi, si dava inizio alla costruzione, sul colle di Fiorano, di un Oratorio sufficientemente capace per custodire una Sacra Effigie della Beata Vergine. L'immagine della Madonna, originariamente dipinta sull' arcata sovrastante il portale d'ingresso dell'antico castello di Fiorano, era stata miracolosamente risparmiata dall'incendio appiccato alle case del borgo del castello dai soldati spagnoli l'8 febbraio 1558. La fama del miracolo si era sparsa velocemente e, quindi, numerosi erano divenuti nel tempo i fedeli che si recavano al borgo di Fiorano per venerare la Sacra Immagine. Quindi, nel 1630, sparsasi per il modenese la terribile epidemia di pestilenza, i fioranesi, al primo annuncio dell'avanzare del morbo, ricorsero all'intercessione della Beata Vergine, la cui Effigie si trovava ancora esposta alle intemperie e fecero voto che, se il paese si fosse salvato dal flagello, avrebbero iniziato la costruzione di un oratorio. A Fiorano non si ebbe alcun caso di contagio e già il 23 aprile 1631 veniva solennemente benedetto, dal vescovo di Modena, il nuovo oratorio dedicato alla Madonna.
Sistemato il terreno occupato dai ruderi dell'antico castello ed elaborato, per volontà del duca estense Francesco 1, il progetto ad opera dell'architetto romano Bartolomeo Avanzini, il 15 agosto 1634 si procedette con solenne cerimonia alla posa della prima pietra. La devozione popolare verso il Santuario e l'immagine Miracolosa, in esso conservata, progredì parallelamente ai lavori di costruzione dell'edificio: aumentarono donazioni ed offerte nonché il numero dei pellegrini che si recavano al luogo sacro. Nelle funzioni annuali, soprattutto per la celebrazione dell' 8 settembre, giorno della Natività di Maria, il numero dei fedeli divenne immenso e senza precedenti. Dopo la traslazione della Sacra Immagine dall'Oratorio al Santuario, avvenuta nel 1659, e dopo il ripetersi di altro "Miracolo del fuoco" nel 1670, l'8 settembre 1672 parteciparono alla celebrazione più di trentamila persone. Testimonianze tangibili di devozione popolare furono i numerosi oggetti, offerti all'altare della Madonna, che, tuttora conservati, ci narrano la storia dei miracoli e delle grazie ricevute. Nel 1866, ripresero i lavori di costruzione della fabbrica dei Santuario (iniziati nel 1634 ed interrotti nei 1683), con la ristrutturazione della cupola ed il rinnovamento delle secentesche pitture di Sigismondo Caula ad opera del pittore modenese Adeodato Malatesta.
L'8 settembre dei 1889 veniva inaugurata la nuova facciata marmorea e la costruzione della seconda torre del Santuario. Dopo il definitivo compimento del Tempio, si dava infine incarico, nel 1906 ai pittori Giuseppe Mazzoni ed Alberto Artioli, per il completamento delle decorazioni interne ed il 13 settembre 1907 l'Arcivescovo di Modena consacrò il Santuario dopo l'attuazione degli ulteriori lavori edilizi. Nel 1984, nel 350' anniversario della fondazione dei Santuario, l'Arcivescovo Mons. Bartolomeo Santo Quadri, su richiesta di don Eligio Silvestri, Rettore del Santuario, e di Mons. Rino Annovi, Parroco del Duomo di Modena, dava avvio alle procedure affinché il tempio fioranese, acquistando una sempre maggiore dignità, venisse annoverato fra le Basiliche minori. Il Decreto Papale del 27 settembre 1989 ha sancito definitivamente l'alto riconoscimento al Santuario. Il papa Giovanni Paolo II ha innalzato il tempio di Fiorano alla dignità ed allo stato di Basilica Minore con i relativi diritti e privilegi, confermandole il diritto di precedenza su tutte le altre chiese. Il Santuario di Fiorano é divenuto, in tal modo, la quarta Basilica minore della Diocesi di Modena-Nonantola, insieme al Duomo ed alla chiesa di San Pietro di Modena ed all'Abbazia di San Silvestro di Nonantola. A circa 370 anni, quindi, dalla costruzione del primo Oratorio sul colle dedicato all'immagine Miracolosa della Beata Vergine, il secentesco Santuario di Fiorano ha ricevuto dal Pontefice l'ambito onore del titolo basilicale, con il quale é stata coronata la sua lunga storia, che prese avvio da quel lontano 8 febbraio dei 1558. Nel settembre 1998, a quattrocentoquaranta anni da quell'avvenimento, a cura dell'amministrazione comunale di Fiorano e con la collaborazione della parrocchia fioranese, é stata ordinatamente collocata e catalogata la preziosa collezione di ex voto del Santuario, la quale, ora, può documentare attraverso una mostra permanente allestita all'interno dei tempio stesso, i veri aspetti del tessuto socio-economico e religioso nonché della vita quotidiana della comunità fioranese nel suo evolversi storico. Tavolette votive, cuori in lamina d'argento, ex voto oggettuali vengono quindi a costituire un prezioso patrimonio storico e artistico, un importante complesso di memorie religiose e civili, attestando la forte devozione popolare verso l'immagine miracolosa della Madonna e il suo Santuario.